L’investimento 1.3 “Dati e interoperabilità” promuove le modalità di interconnessione tra le basi dati delle Amministrazioni, onde creare una “Piattaforma Digitale Nazionale Dati” (PDND), e a favorire la digitalizzazione di un insieme di procedure di particolari rilevanza e impatto.

Obiettivo dell’investimento, gestito dalla P.C.M. – Ministro per l’innovazione tecnologica e la transizione digitale (MITD), è quello di ridurre il “gap digitale” della Pubblica Amministrazione italiana, segnando un vero e proprio “cambiamento di paradigma”; ciò in forza dell’accelerazione di quella trasformazione digitale che alimenta, insieme ai principi di efficacia, efficienza ed economicità, il canone di buona amministrazione di cui all’articolo 41 della Carta di Nizza-Strasburgo.

L’attuazione degli scopi-mezzo dell’operatività di una “Banca Nazionale Dati” e del “Single Digital Gateway”, nel perseguimento dello scopo-fine della digitalizzazione del settore pubblico, risulta – allo stato – in linea con i tempi delineati dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza.

Nella Relazione, quanto alla “Piattaforma Digitale Nazionale Dati”, si è dato atto del conseguimento dell’obiettivo normativo della emanazione delle “Linee guida sull’infrastruttura tecnologica della Piattaforma Digitale Nazionale Dati per l’interoperabilità dei sistemi informativi e delle basi di dati” ai sensi dell’articolo 50- ter, comma 2, del C.A.D. (in forza dell’adozione della determinazione n. 627/2021 del 15 dicembre 2021); nonché del raggiungimento, in data 17 ottobre 2022, della Milestone del 31 dicembre 2022.

Si è rilevato come, ferma la necessità di implementare il numero di API così da raggiungere il numero di 1000 interfacce per programmi applicativi, la Piattaforma consenta ad oggi alle agenzie di: pubblicare le API sul catalogo API sul catalogo nazionale dati; redigere e firmare accordi sull’interoperabilità digitale (onboarding) attraverso la Piattaforma; autenticare e autorizzare l’accesso alle API utilizzando le funzionalità della Piattaforma; convalidare e valutare la conformità del quadro nazionale in materia di interoperabilità.

Quanto al Single Digital Gateway, si è registrato lo stadio soltanto iniziale dell’intervento.

Si è rimarcata la centralità di un effettivo sviluppo dell’attività di digitalizzazione delle procedure, anche attesa la stretta connessione tra la Piattaforma e il Single Digital Gateway per il nesso che li avvince rispetto alla dovuta implementazione dell’amministrazione digitale.

Si è dunque raccomandata la costante interlocuzione con gli altri soggetti istituzionali oltre alla ponderata valutazione dei concreti margini per un tempestivo raggiungimento dell’obiettivo dell’armonizzazione digitale delle procedure (insieme alle possibili proposte di modifica del PNRR).

Si è dato atto dell’avvenuto reclutamento degli esperti, con la conclusione delle procedure avviate dal Dipartimento.

Si è tuttavia raccomandato, in relazione al dettato dell’articolo 10 d.l. n. 80/2021, di provvedere alla sollecita conclusione dell’iter di reclutamento del personale comandato.

Più in generale, si è raccomandato che, attesi i connotati delle tecnologie informatiche, la natura strategica dell’investimento 1.3, la significatività delle risorse finanziarie a quest’ultimo assegnate e il carattere ravvicinato delle scadenze imposte dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, sia costante e continuo il raccordo interno ai soggetti coinvolti (il Dipartimento per la trasformazione digitale, l’AgID, PagoPA S.p.A., l’Istat, l’Agenzia delle entrate, etc.) e tra gli stessi e gli organi preposti al controllo.